Video e abstract dei convegni Unige al Salone Nautico Internazionale (2022)

Il Centro del Mare dell'Università degli Studi di Genova ha partecipato al 62° Salone Nautico Internazionale di Genova con vari interventi nell'ambito del Forum 2022

E' possibile vedere i video dei convegni su Salone Nautico TV  :

 

Conferenza "Nuova vita per la vetroresina", a cura del Centro del Mare, Università degli studi di Genova

https://sntv.salonenautico.com/video/convegno-nuova-vita-per-vetroresina-62-salone-nautico/

 

Conferenza "Lavorare nella nautica: opportunità professionali e percorsi di studio specialistici", a cura di Confindustria Nautica e Centro del Mare, Università degli studi di Genova 

https://sntv.salonenautico.com/video/convegno-lavorare-nautica-62-salone-nautico/

 

Conferenza "Soluzioni innovative per il comfort a bordo e il rumore irradiato in mare", a cura del Centro del Mare, Università degli studi di Genova

https://sntv.salonenautico.com/video/convegno-sulle-emissioni-acustiche-aria-acqua-62-salone-nautico/

 

Conferenza "Sulle rotte dei genovesi d'oltremare: aspetti linguistici e storico-culturali, tra Mediterraneo e spazi globali", a cura del Centro del Mare, Università degli Studi di Genova

https://sntv.salonenautico.com/video/convegno-rotte-dei-genovesi-doltremare-62-salone-nautico/

 

 

Abstract degli interventi

 

  • "Sulle rotte dei genovesi d'oltremare: aspetti linguistici e storico-culturali, tra Mediterraneo e spazi globali"

Relatori:

Intervento n°1: Prof.ssa Chiara Fedriani e Prof.ssa Irene De Felice, Dipartimento di Lingue e Culture Moderne  

Intervento n°2: Prof. Paolo Calcagno, Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia 

 

Intervento n°1:

La presentazione ha illustrato alcuni aspetti linguistici e storico-culturali che emergono da testi latini di carattere notarile legati alle colonie di Chios e Cipro, stabilite dai genovesi d’Oltremare che solcarono il Mediterraneo di Levante tra i sec. XIII-XV. Attraverso questi testi ci siamo soffermati sul panorama multiculturale del Mediterraneo, un’area storico-culturale fortemente mobile e interconnessa, di cui il mare rappresenta secondo Braudel “il più grande documento esistente della sua vita passata”, che ha da tempo sollecitato l’interesse dei linguisti interessati a vicende di contatto interlinguistico, allo sviluppo di lingue franche e commerciali e a repertori plurilingui. In questo contesto, i genovesi giocarono un ruolo fondamentale attraverso la costruzione di attività economiche oltremare che portarono allo sviluppo di insediamenti e di isole linguistiche, delle vere e proprie “altre Genova”, secondo la definizione di Toso (2020: 31), il più illustre studioso di questi temi. Il progetto in cui si inserisce la ricerca è finanziato da Fondazione CARIGE e promuove la valorizzazione di documenti locali prodotti in un momento storico di grande espansione della potenza marittima e commerciale genovese. 

 

Immagine che contiene testo

Descrizione generata automaticamente

"Il porto di Genova (particolare da un dipinto di Cristoforo De’ Grassi, 1481)" 

 

Intervento n°2:

Con l’inizio dell’età moderna il raggio d’azione degli operatori liguri, tra shipping, finanza e scambi commerciali, si allarga dal Mediterraneo e dal Mar Nero agli Oceani. Con la scoperta del Nuovo Mondo, alla luce delle posizioni di primo piano che ricoprivano nella penisola iberica fin dal tardo Medioevo, i liguri riescono a monopolizzare la circolazione dell’argento a livello globale. Parte di questa ricchezza viene reinvestita nell’armamento marittimo, e forti dell’appoggio politico del governo della Repubblica, spinto da un compatto partito “navalista”, nel semi-sconosciuto XVII secolo alcuni intraprendenti imprenditori progettano la costituzione di compagnie commerciali per navigare alla volta delle Indie orientali e del Brasile, altri riaprono i canali commerciali con l’impero ottomano, altri ancora partecipano alla drammatica tratta atlantica degli schiavi. 

 

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«Portrait of the “Admiral of Genoa”», Willem Van de Velde il Giovane, 1655, National Maritime Museum, Greenwich, London. Disegno dell’Almiranta (viceammiraglia) della squadra di vascelli costruiti dai cantieri di Texel su commissione della Repubblica di Genova 

 

«Progetto per poppa di vascello», Domenico Piola. Gabinetto di disegni e stampe di Palazzo Rosso, Genova  

 

  • "Nuova vita per la vetroresina"

La dismissione delle unità da diporto in composito: 

un sistema integrato di demolizione e smaltimento sostenibile 

 

Relatori: 

Dott. Davide Telleschi 

Dott. Matteo Covini 

Introduzione a cura del Prof.Arch. Mario Ivan Zignego, Dipartimento di Architettura e Design

 

La vetroresina al giorno d’oggi è ancora difficile da riutilizzare/riciclare ed impegnativa da smaltire, motivo per cui il mondo della nautica è in attesa di un degno sostituto o di un processo industrializzato che ne permetta un corretto trattamento a fine vita.  

L’oggetto barca è in realtà definibile come un sistema complesso dove il guscio esterno in vetroresina non è altro che il contenitore di un’enorme eterogeneità di materiali. Per questo motivo la chiave del riciclo delle unità da diporto ruota attorno alla separazione meccanica delle componenti e dei materiali primari, associata ad una demolizione termica del materiale composito per separarne le fibre di rinforzo dalla matrice. L’obiettivo è l’ottimizzazione delle percentuali di re-immissione nel mercato di materie prime-seconde, mission raggiungibile trovando un anello di congiunzione tra chi costruisce le unità da diporto e chi si occupa della loro dismissione, chiudendo quindi il ciclo di vita delle unità in vetroresina nell’ottica di un’economia circolare. 

Nel corso della conferenza è stata quindi proposta l’integrazione di due processi sperimentali: 

  • Processo separativo PSS (Post Shredder Separation):  

separazione automatizzata tramite filtri meccanici delle briciole derivanti dalla triturazione di un’unità da diporto per arrivare ad una raccolta differenziata dei materiali pronti per il riciclo; 

a cura del Dott. Matteo Covini 

 

  • Processo termico di scomposizione della vetroresina: 

demolizione termica non ossidativa del materiale composito estratto in grado di separare le fibre di vetro dalla resina 

a cura del Dott. Davide Telleschi 

 

 

  • "Soluzioni innovative per il comfort a bordo e il rumore irradiato in mare"

Relatori:

Intervento n°1: prof. Enrico Rizzuto - DITEN

Intervento n°2: prof. Corrado Schenone - DIME

Intervento n°3: prof.ssa Tatiana Pais - DITEN

Intervento n°4: prof. Stefano Gaggero - DITEN

 

Intervento n°1: 

Comfort acustico a bordo e impatto sonoro all’esterno di imbarcazioni – attività UNIGE 

L’intervento ha richiamato gli elementi base della propagazione del rumore, con specifico riferimento ad unità navali e nautiche. Gli elementi del percorso acustico sono stati individuati per i tre casi di propagazione all’interno dell’unità, all’esterno in aria e all’esterno in acqua. 

Aspetti e problematiche della caratterizzazione delle sorgenti, del percorso di trasmissione e dell’impatto sul ricevente sono stati esaminati insieme con le principali linee di intervento per ridurre la trasmissione.  

L’attività di UNIGE nel campo è stata brevemente introdotta. 

 

Intervento n°2

Emissioni sonore ed impatto acustico in aria 

Il trasporto marittimo sia per passeggeri che per merci è in continuo aumento e, di conseguenza, cresce l'attenzione globale verso la sua sostenibilità. Le navi offrono vantaggi in termini di impatto ambientale rispetto ad altri sistemi di trasporto, ma si prevede che l'aumento del volume di traffico aumenterà gli inquinanti. Il rumore prodotto nelle aree portuali è stato trascurato per troppo tempo. Solo di recente emergono le denunce dei cittadini per alcuni dei principali porti del Mediterraneo. Tuttavia, la prevenzione e la gestione del rumore portuale è difficile in quanto la conoscenza di fonti specifiche è molto limitata in letteratura. Inoltre, le misure sul campo sono difficili da eseguire data la complessità dell'area portuale, dove più tipi di emettitori sonori si mescolano e si confondono tra loro. Le mappe acustiche rappresentano un primo importante passo per allineare i porti ai requisiti imposti dalla Direttiva sul Rumore Ambientale alle infrastrutture di trasporto. 

Cross Section CHM30-4 NM 3m_modoficata

 

Intervento n°3: 

Emissioni in acqua da imbarcazioni 

L’impatto del rumore subacqueo irradiato dal traffico navale ha suscitato un crescente interesse tra scienziati, progettisti navali e armatori. È ormai riconosciuto che il rumore subacqueo generato dalle attività umane e in particolare dal rumore generato dal trasporto marittimo può essere dannoso per la fauna marina e pertanto, è necessario adottare misure urgenti per affrontare il problema. A tal fine un esempio virtuoso è rappresentato dall'Autorità Portuale di Vancouver che, dal 2017, ha introdotto importanti incentivi e sgravi fiscali per quelle navi che si dimostrano particolarmente virtuose in termini di emissioni sonore irradiate in acqua. Finora gran parte dell'attenzione è stata dedicata allo studio e alla caratterizzazione delle emissioni sonore delle grandi navi mercantili dovuto alla loro maggior diffusione mondiale. A tal fine sono stati emanati norme regolamentari sia da enti internazionali (ISO, AN-SI/ASA) sia dalle principali società di classificazione. Invece è nota la mancanza di norme sia per quanto riguarda le piccole imbarcazioni da diporto che per i grandi yacht. Sono stati presentati i dati provenienti da una campagna sperimentale per la misurazione del rumore subacqueo irradiato di un mega yacht costruito dal cantiere SanLorenzo. Il rumore è stato misurato per diverse condizioni operative dello yacht e per le velocità nel range da zero alla velocità massima. 

 

Intervento n°4:

Il rumore irradiato subacqueo: la prospettiva dell'elica di propulsione

La crescente sensibilità ambientale e la recente attenzione alle forme di vita presenti nell’ambiente marino sono alla base della tendenza verso normative più stringenti per quello che riguarda l’emissione di rumore in particolare nelle aree protette, con la relativa definizione di specifiche classi di merito da parte dei registri di classifica. Poiché le eliche di propulsione sono tra le più importanti fonti di rumore subacqueo irradiato, è fondamentale considerare il rumore generato dalle eliche fin dalle fasi preliminari della progettazione. A questo riguardo, in alternativa ai metodi tradizionali possono essere utilizzati metodi di ottimizzazione insieme a geometrie non convenzionali combinati con metodi semi-empirici e computazionalmente rapidi, al fine di definire la geometria migliore dell’elica anche in base a parametri indicatori di prestazioni del rumore irradiato senza perdere di vista gli aspetti dell’efficienza propulsiva. 

La presentazione ha illustrato i recenti sviluppi per quello che riguarda la progettazione delle eliche mettendo in evidenza i miglioramenti per quello che riguarda il fenomeno della cavitazione, l’efficienza e il rumore irradiato che possono essere raggiunti grazie a nuovi approcci. Sono stati illustrati i risultati in termini di evidenze sia sperimentali sia numeriche per diverse configurazioni, utilizzando tecniche convenzionali ma anche tecniche innovative per esempio basate sul machine learning. 

Ultimo aggiornamento 20 Dicembre 2022